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PROCEDURA

Qui sotto le fasi di una procedura di riassegnazione di un dominio .it. Prima di avviare tale procedura o di replicare ad un reclamo, occorre un'attenta lettura dei regolamenti e delle decisioni emesse in questi anni. Si raccomanda di incaricare un professionista esperto nel settore e di studiare i regolamenti o usare i modelli disponibili nella sezione Regolamenti o Modelli di questo sito.

Spogliatoio

ACCESSO AI DATI

LA LETTERA AL REGISTRO PER OTTENERE I DATI DEL REGISTRANTE IL DOMINIO

Alzare la mano

REPLICA

LA REPLICA DEL REGISTRANTE A MFSD PER CONTESTARE LA RICHIESTA DI TRASFERIMENTO DEL DOMINIO

cartelli di protesta

OPPOSIZIONE

Contratto digitale

DECISIONE

L'ESPERTO NOMINATO DA MFSD DECIDE IL TRASFERIMENTO O CONFERMA LA TITOLARITA' DEL DOMINIO

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RECLAMO

IL RECLAMO A MFSD PER CHIEDERE UNA DECISIONE SUL TRASFERIMENTO DEL DOMINIO

Configurazione WFH

DOPO

DOPO L'OPPOSIZIONE O LA DECISIONE FAVOREVOLE IL REGISTRANTE DEVE AGIRE PER OTTENERE IL TRASFERIMENTO DEL DOMINIO

ACCESSO
AI DATI

RIASSEGNAZIONE

DOPO

FASE PREMINARE

Alcuni dati del registrante (contatto amministrativo e contatto tecnico, non il nome del titolare) di un dominio .it nel database WHOIS potrebbero essere oscurati ('hidden') per adempiere al Regolamento UE c.d. GDPR. L'accesso a tali dati è consentito a tutti coloro che hanno un interesse giuridicamente tutelato e correlato alle informazioni richieste. Gli interessati devono inviare (via e-mail: richiesteaccesso@nic.it) al Registro una richiesta specifica secondo quanto indicato nel Regolamento di assegnazione e gestione dei nomi a dominio .it. Per agevolare la conoscenza dei dati e così valutare se avviare o meno la fase di opposizione, nella sezione 'Modelli' di questo sito troverete i modelli di istanza di accesso ai dati del registrante redatti dal Registro .it. Questa fase è gratuita, e quindi non sono dovuti al Registro .it costi.

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L'OPPOSIZIONE

Prima di chiedere la riassegnazione del dominio sul quale si vantano diritti e quindi di depositare il relativo reclamo ad MFSD, il soggetto che ritiene di averne diritto (anche licenziatario, purché - secondo l'ultimo orientamento del Registro - comprovi l'esistenza di una licenza, che, se concessa da un licenziante extra UE, deve essere apostillata e se in lingua diversa dall'inglese, essa deve essere anche tradotta in italiano) deve contestare al registrante la titolarità del dominio stesso: e questa è la procedura di opposizione che si svolge avanti il Registro e non avanti MFSD. Tale procedura gratuita è introdotta con l'invio al Registro (via G. Moruzzi, 1 - 56124 Pisa) di una richiesta di opposizione (vedi in questo sito la sezione Moduli) via posta ordinaria, via pec (registro@pec.nic.it) e/o via e-mail (challenge@nic.it), nella quale l'interessato (o un soggetto munito di procura allegata alla lettera) espone, in sintesi, le ragioni e i titoli in base ai quali si vantano diritti sul dominio. Nella sezione Modelli di questa parte del sito troverete i modelli (quindi una bozza non vincolante) di richieste di opposizione elaborati dal Registro. Ricevuta la lettera e verificata la sommaria fondatezza delle ragioni vantate, entro 10 giorni lavorativi, il Registro appone il cosiddetto valore contestato (dato verificabili sul database whois del Registro), comunicandolo al registrante e opponente: un dominio contestato è visibile in Internet, ma non è trasferibile fino alla risoluzione dell'opposizione, per evitare il continuo trasferimento del dominio da un soggetto ad un altro (cosiddetto cyberflight). Entro 180 giorni dall'apposizione del valore contestato, l'opponente potrà depositare il reclamo a MFSD ovvero, alla scadenza, potrà rinnovare l'opposizione per non più di 2 volte. Motivi di risoluzione dell'opposizione sono: il mancato rinnovo, la decisione di un Esperto e il provvedimento di un Giudice o Arbitro.

 

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LA RIASSEGNAZIONE

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RECLAMO

Entro 180 giorni dall'apposizione del valore 'contestato', l'opponente (che deve essere un soggetto residente o avente stabile organizzazione nell'Unione Europea) potrà depositare il reclamo (in duplice originale) e i documenti (in duplice copia), stampato fronte retro, a MFSD via e-mail (responsabile@mfsd.it) o pec (mfsd@legalmail.it) e via raccomandata a.r. o mani a Avv. Stefano Monguzzi, Via Renzo e Lucia 9 - 20142 Milano.

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COSTO

vedi la sezione 'Tariffe' di questa parte del sito.

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LINGUA

La lingua della procedura è l'italiano, anche se le parti o una di esse risiede o è domiciliata in uno dei Paesi UE, salvo che le parti di comune accordo non scelgano una lingua diversa, ma la decisione verrà sempre resa in italiano.
Le parti possono depositare gli atti e i documenti in lingue diverse dall'italiano: se richiesto da una delle parti, l'Esperto ne ordinerà la traduzione. In caso contrario, è prassi consolidata che l'Esperto, dichiarata la conoscenza della lingua diversa dall'italiano, prosegua la procedura, rendendo la decisione in italiano. E' facoltà (ma i regolamenti non obbligano) di MFSD inviare le comunicazioni in una lingua diversa dall'italiano, che, per convenzione è l'inglese. Se l'Esperto è disponibile in tal senso, un abstract della decisione potrà (non è un obbligo) essere reso anche in inglese. La traduzione (anche giurata avanti il Tribunale) in altra lingua potrà essere richiesta dalla parte interessata a MFSD, che invierà un preventivo del costo. 

MFSD attiva la procedura nel momento in cui riceve:

  • il pagamento della somma dovuta per il tipo di procedura prescelta dal ricorrente

  • l'originale e la copia del reclamo sottoscritto dal ricorrente o dal suo procuratore, con allegata la copia della comunicazione dell'apertura della fase di opposizione del nome a dominio (cosiddetto valore contestato o 'challenge'), i documenti di supporto in duplice copia e, se il reclamo è sottoscritto da un procuratore, della procura (non autenticata)

  • la copia in formato elettronico (via pec a mfsd@legalmail.it) del reclamo

La mancanza o la carenza di uno di tali requisiti costituisce motivo di irricevibilità del reclamo: rilevato il difetto, MFSD sospende la procedura, che resta "congelata", e sempre MFSD inviterà il reclamante a sanare il o i vizio/i.
Verificati atri requisiti formali, MFSD comunicherà (via posta raccomandata a.r. e e-mail) al registrante il reclamo e i documenti.

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REPLICA

Entro 25 giorni dalla ricezione del plico via raccomandata a.r., il resistente potrà depositare la propria replica (e i documenti), senza dover pagare alcun costo. Il Registrante/Titolare del dominio/resistente ha quindi una facoltà (non un obbligo) di replicare al reclamo entro i 25 giorni (di calendario). Scaduto tale ultimo termine, il registrante/resistente potrà sempre inviare, tramite MFSD e personalmente o a mezzo di un rappresentante munito di apposita e regolare procura, comunicazione all'Esperto designato. MFSD comunicherà all'Esperto designato e alle parti tutte le comunicazioni sulla procedura. Sarà poi l'Esperto a decidere su tutte le questioni sollevate. 

Nella sezione Modelli di questa parte di sito troverete i modelli (quindi una traccia non vincolante) del reclamo e della replica. Decorso il termine di 25 giorni, MFSD, verificate l'assenza di conflitti d'interessi, nomina l'Esperto, che deciderà entro 15 giorni dall'accettazione della nomina. Entro 15 giorni o in particolari casi entro 30 giorni dalla decisione, il resistente può interrompere l'attuazione della decisione, comunicando al Registro la volontà (che dovrà essere documentata) di rivolgersi al Giudice. 

 

DURATA

L'opposizione dura al massimo 360 giorni: di solito, apposto il valore contestato, l'opponente deposita il reclamo. La durata di una procedura di riassegnazione di MFSD varia da un minimo di 45 giorni ad un massimo di 70/80 giorni, in base all'effettiva conoscenza da parte di MFSD della data di ricezione da parte del resistente del plico contenente reclamo e documenti; conoscenza necessaria per ritenere perfezionato il contraddittorio. La procedura di riassegnazione non è sospesa durante il periodo delle cosiddette ferie giudiziarie (dal 1° al 31 agosto) e quindi di sospensione delle cause ordinarie, essendo una procedura di risoluzione extragiudiziale delle controversie.

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RISERVATEZZA 

Prima della decisione ciascuna parte può chiedere all'Esperto che nella pubblicazione della decisione siano omessi il proprio nome e le proprie generalità. In tal caso MFSD ometterà tali dati nel testo della decisione reso pubblico sul proprio sito Internet.

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DOPO

Una volta risolta l'opposizione (ad es. con la rinuncia del registrante al dominio) o resa dall'Esperto la decisione, MFSD non si occupa e non è responsabile delle sorti del dominio opposto se ri-assegnato: sarà cura e onere dell'opponente e/o reclamante curarne l'effettiva assegnazione presso il Registro. Infatti, una procedura di opposizione e/o riassegnazione si può risolvere con la riassegnazione del dominio al soggetto che ha attivato la contestazione. Il nome a dominio può essere assegnato al nuovo Registrante, entro i 30 (trenta) giorni successivi al passaggio in stato di “inactive/toBeReassigned”. Il nuovo Registrante dovrà, come primo passo, contattare il proprio Registrar chiedendo il valore del “contactID” da inserire nella richiesta di riassegnazione.

La richiesta dovrà essere inviata al Registro, anche utilizzando le bozze delle lettere redatte dal Registro e disponibili nella sotto-sezione Modelli di questa parte (Dispute Domini .it) del Sito.

La richiesta di riassegnazione, compilata in ogni sua parte, dovrà essere inviata al Registro:

via pec: registro@pec.nic.it

via posta o corriere all’indirizzo del Registro:

 

Registro .it
Istituto di Informatica e Telematica - CNR 
Via Giuseppe Moruzzi, 1
56124 PISA

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Nel caso in cui la registrazione non si concluda entro i 30 (trenta) giorni successivi al passaggio del nome a dominio nello stato “inactive/toBeReassigned”, questo tornerà libero per una nuova assegnazione secondo il principio di chi prima chiede la registrazione di un dominio a questi viene assegnato (first come first served).

 

LA RIPROPOSIZIONE DI UNA PROCEDURA

Un reclamo può essere ri-proposto (cosidetto rifilling) per lo stesso dominio fra le stesse parti, se dopo la decisione:

  • siano intervenuti fatti nuovi che motivino l'instaurazione di una nuova procedura; ovvero

  • tali fatti non fossero conosciuti durante la prima procedura.

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